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ALCUNE BUBBLICAZIONI DELL'AUTORE

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Metamorfosi della paura
di Escobar Roberto - Il Mulino - 2007
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Come una sorta di città assediata, oggi l'Europa si sente minacciata, a sud e a est, da un'immigrazione che percepisce come una calata dei barbari. Roberto Escobar si è messo alla ricerca delle radici profonde di questa nuova paura. Inscindibile da quanto di misero e di grande è nell'uomo, la paura ne costituisce il fondo buio: la paura che costruisce confini, erige barricate, esplode in violenza contro gli "invasori". Finita l'appartenenza legata alle ideologie, si va diffondendo un'appartenenza etnica, minima, localistica; riemergono i meccanismi più arcaici e premorali che fondano e regolano il sentimento di identità, dei gruppi come dei singoli. Animali senza artigli, sprovvisti di strumenti istintuali adeguati per sopravvivere, gli uomini vivono sul margine del disordine. Per vincere questa precarietà, i gruppi si chiudono in confini, materiali ma anche e soprattutto rituali e simbolici, ed espellono la paura rovesciandola in odio per il nemico esterno o - che è lo stesso - lo straniero interno: immigrato, nero, ebreo, zingaro.



Ti racconto un film

Per spettatori innamorati e aspiranti critici
di Escobar Roberto, Cozzi Emilio
- Cortina Raffaello - 2007

Che cosa cerchiamo in una sala cinematografica? Cerchiamo storie, e l'incanto colorato delle loro bugie. Poi ne rinnoviamo il piacere parlandone. Tutti noi facciamo un mestiere, quello del critico, che non è il nostro ma che ci sentiamo pienamente autorizzati a esercitare. Ma che mestiere è quello del critico? E se siamo interessati a praticarlo, su quali capacità dobbiamo far conto? Dobbiamo innanzitutto saper essere ottimi spettatori. E poi, oltre a quella del cinema, dobbiamo avere la passione della scrittura. Di queste due passioni parla "Ti racconto un film", e di come l'una arricchisca l'altra.



La libertà negli occhi

di Escobar Roberto
- Il Mulino- 2006

In un mondo in cui l'individuo ha l'impressione crescente di essere guidato da un potere che lo trascende, Roberto Escobar indica la possibilità e, anzi, la necessità, di riappropriarsi della signoria sulle proprie vite. Qual è il ruolo politico dell'occhio? In una prospettiva forse ovvia, i pochi "tengono d'occhio" i molti e lo sguardo del potere appare totale. Al tempo stesso, però, orientando il proprio sguardo verso i pochi e verso il loro "splendore" - corti, palazzi, monumenti, riti, simboli, spettacoli - i molti ne ricavano visioni del mondo e modelli di vita. Ma davvero si esaurisce in questo il senso politico del guardare ed esser guardati? Davvero lo "stare di fronte" è tutto dominato da un lato dalla sorveglianza occhiuta del potere, dall'altro dalla propensione a farsi imporre legittimità, giustizia, biografie? Sulla scorta delle idee di Camus, Canetti e Simmel, delle creazioni letterarie di Greene, Pasolini e Karen Blixen, nonché delle suggestioni pittoriche di Pieter Bruegel e di quelle cinematografiche di Peter Weir, l'autore afferma, con grande passione civile, la propria volontà di vincere la terribilità dei tempi ritrovando proprio nell'occhio la promessa d'una libertà imprevista.

 


Il silenzio dei persecutori
ovvero il coraggio di Sharazàd

di Escobar Roberto
- Il Mulino- 2001

Roberto Escobar ci offre un libro di riflessione a due piste. Potere delle metafore. E' lo snodarsi degli eventi politici del giorno dopo giorno che gli smuove un mai assopito tarlo. Ma di quel tarlo, e del corso di questi eventi, l'autore ci parla attraverso Esopo, i fratelli Grimm, le Mille e una notte, per cogliere più antropologicamente, col beneficio effetto-distan za, la dinamica esistenziale dei meccanismi di potere.


Gli anni '90 al cinema.
Dizionario dei grandi film
di Escobar Roberto, Paini Luigi - Cortina Raffaello - 1999
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Dieci anni al cinema in oltre 250 film che un giorno entreranno nella storia del cinema, dal Titanic di Cameron al Decalogo di Kieslowski: non un semplice repertorio di nomi e informazioni ma una guida per capire il senso e la magia di un film, nell'analisi di due tra i più seguiti critici cinematografici italiani. Di ogni film si offre una sintesi della trama, un commento e i dati tecnici fondamentali. Tra gli indici che completano l'opera, da segnalare quello che, attraverso parole chiave, indica al lettore modi inconsueti di muoversi tra un film e l'altro.

Riflessi nel grande schermo 2001.
I grandi film della stagione: le recensioni, le filmografie, i festival
di Escobar Roberto, Paini Luigi - Il Sole 24 Ore Pirola- 2001

Il cinema non è la somma di poche o molte opere. Non lo sarebbe nemmeno se si trattasse di capolavori. Il cinema è l'immagine che se ne fanno gli spettatori, il loro desiderio di storie, emozioni, idee, è la loro domanda di sogni e di bellezza. E sono proprio le emozioni e i sogni che i lettori appassionati trovano nella rubrica di Escobar e Paini, ogni settimana sul domenicale del Sole 24 ORE. Il presente volume propone la raccolta delle recensioni ai migliori film della stagione scorsa, accanto a una sezione di servizio costituita dalla filmografia completa di ogni regista analizzato e da un elenco dei maggiori festival internazionali di cinema e dei vincitori dell'anno 2000.

 
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